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12 novembre 2021

Cementeria di Monselice, dialogo e trasparenza nei rapporti con il territorio

Nel contesto dei più recenti confronti con il Comune di Monselice, a riguardo della richiesta per l’installazione di un silo per l’impiego nel ciclo produttivo di ossidi di ferro presso la Cementeria di Monselice, necessario per migliorare la gestione delle materie prime e per ridurne l’impatto ambientale, Buzzi Unicem sta ricevendo continui attacchi provocatori, al limite dell’intimidatorio, da alcuni noti esponenti politici locali, in nome di una presunta volontà collettiva del territorio.

Si rammenta ancora una volta che Buzzi Unicem ha avanzato tale richiesta nel pieno rispetto delle norme che disciplinano le procedure amministrative; dopo quasi due anni di attesa per il rilascio di un permesso di costruire, l’Azienda ha dovuto sollecitare il Comune anche attraverso azioni legali – che avrebbe evitato volentieri – per ottenere il riconoscimento di un proprio diritto.

Come previsto dalle norme del Parco dei Colli Euganei, si è quindi discusso il testo di una convenzione, concertandone regolarmente il contenuto tra le parti (Comune di Monselice, Parco dei Colli Euganei, Società) in sede di conferenza dei servizi. L’Azienda ha costruttivamente contribuito alla sua redazione, venendo incontro alle numerose richieste del Comune, salvo poi vedersela disconosciuta e rigettata dallo stesso Comune, ricevendo in alternativa un testo incentrato su due richieste sproporzionate e non pertinenti con l’oggetto dell’intervento proposto. Tra queste anche quella, ovviamente non accettabile, della dismissione dell’impianto produttivo.

Perché, partendo da una legittima e responsabile richiesta di miglioramento ambientale, quale un silo di stoccaggio, si vogliono ora imporre alla Cementeria vincoli che nulla hanno a che fare con la richiesta stessa e che si pongono pure in contraddizione con il prosieguo di un’attività con la progressiva riduzione dei suoi impatti?

Un successivo crescendo di attacchi diretti e indiretti, anche a mezzo della stampa, ha incentrato il dibattito su affermazioni costruite ad hoc e sollecitato mobilitazioni popolari, cercando consenso politico dai Comuni limitrofi, attribuendo all’Azienda la precisa intenzione di impiego nel ciclo produttivo del CSS, un combustibile che deriva dal trattamento dei rifiuti urbani, opportunamente trattati a valle della raccolta differenziata.

L’Azienda non ha tuttavia avanzato alcuna richiesta in tal senso, né espresso alcuna volontà a riguardo, sebbene ritenga questa in principio una pratica sostenibile.

Buzzi Unicem è una importante realtà italiana e internazionale che, con una conduzione familiare, svolge la propria attività tutelando i suoi collaboratori e garantendo occupazione diretta e indiretta.

Rispetta le norme e le leggi, come doverosamente dovrebbe fare ciascuno, e si sottopone a costanti e rigorosi controlli sulla propria attività.

Sia per la Cementeria di Monselice, che per gli altri stabilimenti italiani, Buzzi Unicem ha dimostrato più volte e in diversi ambiti, confermati anche da studi e approfondimenti condotti dagli enti di controllo, che il proprio profilo emissivo e le relative ricadute sono perfettamente compatibili con il territorio ospitante, anche quello di un Parco.

Nella propria attività quotidiana la Cementeria opera in modo trasparente e ambientalmente sostenibile, esponendo scientificamente i propri dati, sottoponendoli alla verifica degli enti pubblici di controllo, dialogando apertamente con il territorio, con le associazioni, con le scuole, aprendo le proprie porte alle visite e contribuendo alla cultura della verità.

Evidentemente, benché alcuni professino il dialogo, tale trasparenza non piace e, dopo anni di narrazioni mistificatorie attorno alle attività produttive dello stabilimento, regolarmente smentite da tutti gli approfondimenti ambientali susseguitisi, verrebbe da domandarsi quale disegno politico ci sia e quale vantaggio si pensi di poter trarre dall’affermare costantemente della Cementeria cose non vere.

Ogni libero cittadino che pensa con la propria testa, potrà trarre le conclusioni ed elaborare a propria idea.

Nel frattempo Buzzi Unicem continuerà a lavorare con orgoglio e professionalità, affrontando con determinazione le prossime sfide per la decarbonizzazione, affinché il nostro operato possa essere ancora di più a misura d’Uomo.

Desideriamo ricordare che lo stabilimento di Monselice è sempre aperto alle visite, nel rispetto dei protocolli anti-Covid: chiunque fosse interessato ad approfondire il processo produttivo del cemento, i suoi impatti e formulare domande in proposito è il benvenuto.

Vi invitiamo a venirci a trovare scrivendo a visitamonselice@buzziunicem.it