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09 maggio 2022

Venerdì 20 maggio al Paraboloide di Casale Monferrato si inaugura VICE VERSĀ, progetto di Alfredo Pirri, Helga Marsala e Pietro Leone

Un’opera audio-video a partire dall’installazione “Passi” del noto artista Alfredo Pirri, attraverso la performance dei collaboratori Buzzi Unicem

È verso il Paraboloide, simbolo della storia del cemento, che sta per approdare «VICE VERSĀ», un progetto nato nella primavera del 2021 dall’installazione «PASSI» di Alfredo Pirri, presentata al Castello Maniace di Siracusa (curata da Helga Marsala e prodotta da ADITUS per la Soprintendenza di Siracusa).

Venerdì 20 maggio alle ore 18.30 alla presenza del Sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi e delle Istituzioni, dell’Associazione “il Cemento”, di Buzzi Unicem – promotrice dell’iniziativa – degli artisti e dei cittadini, sarà aperto uno spazio temporaneo dedicato all’incontro tra arte e archeologia industriale, che resterà fruibile per tutto il week end, dalle 18.00 alle 24.00.

Quest’occasione sarà il primo esempio per avviare il paraboloide verso un percorso di rivitalizzazione, trasformandolo in una struttura polifunzionale e centro culturale.

«VICE VERSĀ», un’opera audio e video, nata dalla collaborazione tra l’artista Alfredo Pirri, il filmaker e musicista Pietro Leone e la curatrice e critica d’arte Helga Marsala, si sviluppa grazie al dialogo tra l’imponente architettura medievale del Castello di Maniace - che ha accolto l’installazione “Passi” nei mesi scorsi - e lo stabilimento Buzzi Unicem di Augusta.

Dopo una lectio magistralis di Pirri, tenuta negli spazi della fabbrica siciliana e dedicata ai collaboratori dell’azienda, dialogando sulla reinvenzione della realtà attraverso l’arte contemporanea, la scena si è spostata al Castello Maniace coinvolgendo in una performance alcuni di loro, guidati da Pirri a interagire con le superfici, gli spazi, le luci e la memoria del luogo, in un gesto collettivo di appropriazione: camminare sugli specchi della Sala Ipostila, disegnando le traiettorie di nuove fratture, per contribuire alla rilettura a alla riscrittura dello spazio, modificato ad ogni sguardo e ad ogni passo.

In una insolita corrispondenza, l’esperienza all’interno della monumentale Sala Ipostila, si trova poi riflessa nel sito industriale di Augusta, dando vita a uno scambio di volumi, presenze, suoni, suggestioni. È un dialogo coinvolgente tra due “teatri”, dove la trasformazione delle cose (che siano le materie prime, le immagini, la storia, il sapere tecnico o umanistico) diventa drammaturgia dei processi, degli oggetti, delle relazioni umane.

Pensare al Paraboloide come luogo d’eccezione per la promozione di un progetto, che ha il suo focus sulla sperimentazione artistica, oltre che sul rapporto tra arte e mondo del lavoro, è un modo per avviare simbolicamente questa struttura ad un nuovo corso, nel segno dell’identità territoriale, della cultura e del radicato rapporto con l’impresa. Prima dei prossimi lavori di recupero conservativo si intenderebbe così celebrarne il fascino attuale, carico di memoria e di immagini del passato, unitamente alla potenza dei processi di innovazione industriale e architettonica, in attesa della completa rigenerazione degli spazi, sottesi a una nuova vita.

L’area del Paraboloide allestita sarà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, nei giorni del 20-21-22 maggio p.v. dalle ore 18:00 alle 24:00.