Verso la transizione ecologica

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È una nostra priorità accompagnare tutti i nostri interlocutori, in primis i clienti, nel percorso verso la transizione ecologica. Per condividere le varie fasi di un cambiamento che riguarda tutti i settori e di cui ormai si sente parlare quotidianamente abbiamo predisposto un “mailing dedicato” per affrontare, insieme, alcuni dei temi principali a cui siamo chiamati a rispondere, come filiera e soprattutto come azienda.

Intendiamo fornire aggiornamenti regolari sulle priorità definite dalle associazioni di settore, sui progetti in corso per adattare i nostri processi e sull'evoluzione dei nostri prodotti - nuove logiche per contribuire con impegno a sostenere attivamente la sfida climatica.

I nostri cementi CGreen pozzalanici
Le pozzolane
02 March 2022

Le pozzolane

 
 
 

 

 

 

Le pozzolane

Le pozzolane, sono rocce piroclastiche che, proiettate prima in atmosfera, ricadono al suolo o in acqua in seguito a eruzioni vulcaniche esplosive. Il termine "pozzolana" deriva infatti da Pozzuoli, dove il materiale era presente in abbondanza in seguito all’eruzione del Vesuvio. La composizione chimica è molto variabile ma silice e allumina sono prevalenti sugli altri elementi. Grazie alla sua proprietà di indurire quando miscelata con la calce e l’acqua, la pozzolana è stata largamente utilizzata fin dai tempi degli antichi romani, per confezionare conglomerati cementizi molto simili ai moderni calcestruzzi. 

 

 

 

La reazione pozzolanica 

Le pozzolane da sole non hanno proprietà idrauliche.
Non si possono quindi ottenere dei cementi utilizzando solo pozzolana. In miscela con il clinker però, o, come facevano gli antichi romani, con la calce, la pozzolana reagisce con l’idrossido di calcio che si sviluppa non appena il clinker viene a contatto con l’acqua, e la miscela clinker-pozzolana diventa "cemento pozzolanico".

 

I nostri cementi pozzolanici

Cementi a basso calore di idratazione, i cementi pozzolanici sono prodotti da destinare principalmente a getti massivi o ad applicazioni speciali come getti di grandi fondazioni, ma possono essere utilizzati
in moltissime applicazioni in sostituzione dei cementi portland e portland al calcare.
Cementi a elevata resistenza agli ambienti aggressivi, i cementi pozzolanici sono idonei alla produzione di manufatti in calcestruzzo capaci di contrastare i fenomeni di espansione causati dalla presenza di solfati, cloruri e altri anioni aggressivi presenti nell’ambiente che circonda la struttura, come acqua di mare, fluidi industriali, acque fognarie e terreni contaminati e/o ricchi di sali reattivi.
I costituenti pozzolanici legano la calce, rendendola disponibile ad ogni forma di dilavamento, anche in ambienti relativamente acidi.
Cementi inibitori della reazione alcali silice, l’impiego di cementi pozzolanici (alla pari dei cementi d’altoforno) è considerato il migliore strumento di promozione della durabilità delle opere e di prevenzione per contrastare i fenomeni di espansione causati dalla reazione degli alcali idrati nella pasta di cemento con alcune forme di silice amorfa presente negli aggregati del calcestruzzo, in funzione di composizione e condizioni di esposizione della struttura (umidità, temperatura, apporto di alcali dall’esterno).

La composizione
I cementi pozzolanici sono miscele di clinker e pozzolana con proporzioni tipiche 70% - 55% clinker, 30-45% pozzolana.
Nella norma europea EN 197-1 sono denominati CEM IV/A o CEM IV/B con, in aggiunta, delle lettere tra parentesi che indicano il tipo di pozzolana utilizzata o una loro miscela (P = pozzolana naturale, V = ceneri volanti).

 

Caratteristiche e vantaggi  

Grazie alla reazione pozzolanica (cioè la capacità di reagire con l’idrossido di calcio) i cementi pozzolanici, a parte applicazioni dove sono necessarie resistenze a brevi o brevissime stagionature molto elevate, possono essere utilizzati in diverse applicazioni in sostituzione dei cementi portland e portland al calcare. Trovano inoltre impiego nella realizzazione di opere, dove è richiesta un’elevata resistenza meccanica e agli ambienti aggressivi (es. ambienti marini) e alle acque dilavanti. Sono, altresì, apprezzati per il basso calore di idratazione e risultano adatti alla realizzazione di getti massivi come dighe o grandi fondazioni.
La norma EN 197/1 ne consente la classificazione come “resistenti ai solfati”: per la loro struttura e composizione, sono pertanto utilizzati per contrastare i fenomeni di espansione causati dalla presenza di solfati, cloruri e altri anioni aggressivi presenti nell’ambiente che circonda la struttura. 
I cementi pozzolanici consentono infine di ridurre notevolmente le emissioni di CO2! 
La pozzolana, infatti, specie quella naturale di origine vulcanica, ha "emesso" CO2 al momento dell’eruzione e pertanto, ora risulta un materiale 100% green
Rispetto a un cemento Portland, un cemento pozzolanico IV/B riduce le emissioni fino ad un massimo del 55%. I cementi pozzolanici sono cementi per “intenditori”: chi li prova, ne apprezza i vantaggi in tutte le applicazioni di impiego e contribuisce all’ambiente in maniera responsabile

 

Per saperne di più e per maggiori informazioni potrà contattare il suo referente commerciale o il suo ATV di riferimento.